Perché non tutti vogliono guarire?
- ©Sentieri per l'Anima™
- 14 apr 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Diciamo di desiderare guarire ma continuiamo a vivere nel passato, nella nostra "zona comfort": una sorta di bolla fatta di ricordi, pensieri fissi, ossessivi e ricorrenti, orari scanditi e perfettamente organizzati oppure sprecati a fantasticare piuttosto che creare. In questo modo abbiamo il pieno controllo della nostra esistenza e di conseguenza la sicurezza non viene mai messa troppo in discussione. Uscire dalla "zona comfort" comporterebbe il rischio di non essere all'altezza, di sentirsi giudicati e a disagio, responsabilità troppo grandi da affrontare, sulle quali non si hanno risposte pre-confezionate ed alcun controllo. Inoltre, spesso ed inconsapevolmente, privarsi dell'intenzione di guarire relega al ruolo di vittima perché lasciare le ferite del passato sempre aperte, vivere nel dolore, nella sofferenza, "attira" coloro dai quali si desidera sostegno. In questo caso il "vittimismo" diventa una manipolazione per controllare gli altri, instillando il senso di colpa.
Oltrepassare la linea che divide la propria "bolla" dalla vita vera, verso l'autoguarigione psichica ancor prima che fisica, implica un coraggio non indifferente nel cambiare stile di vita e a volte relazioni tossiche, uno sforzo verso l'ignoto che terrorizza, poiché privo di assoluto controllo. Spesso, per evitare drastici cambiamenti, si rimane in attesa di un evento che ci aiuti e ci semplifichi le scelte. Delegando al fato o ad altri la propria vita rimaniamo in attesa di un qualcosa che non arriverà mai.
Come si può veramente incontrare la guarigione e il benessere?
Il primo passo è PERDONARSI: smettere di incolpare gli altri per i propri problemi e perdonarsi per non aver avuto il coraggio di guardarsi dentro.
NON AVERE PAURA di affrontare noi stessi e il nostro dolore, ringraziarlo per averci permesso di fare esperienza, salutarlo e lasciarlo andare via per sempre.
Se consideriamo tutto ciò che ci affligge un motore per andare avanti nell'evoluzione anziché considerarlo un muro, siamo già a buon punto e la nostra autostima ci ringrazierà.
In realtà, fatto un passo fuori dalla linea che abbiamo demarcato nella nostra vita, l'energia riprenderà a scorrere e ci supporterà creativamente verso l'autoguarigione del corpo, della mente e dello spirito.
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